il blog di Cerbiattina

Scrissi questo Blog con l’assurda illusione che i tuoi Occhi di Cielo vi si posassero per leggere queste mie parole … di un amore disperato, anzi no, della disperazione dell’amore. 

Uno sfogo. Un foglio bianco grande come il mondo su cui urlare, sussurrare, confessare sentimenti, pensieri, emozioni, sensazioni e quanto altro non potevo tenermi dentro. E neppure potevo più scriverti per lettera … violavo la tua nuova vita, creavo imbarazzo e fastidio…

Ed ecco perché il Blog.

Quanti l’anno letto hanno sicuramente interpretato a modo loro trama, personaggi, sensazioni e sentimenti … senza conoscere tutta la verità. Chi ha riso, chi si è commosso, chi ha creduto di trovare un amore finito perché Lei si è stancata di lui… lasciandolo disperato nella sua solitudine con il cuore lacerato. Solo in parte è così.

Ma chi legge non sa che tu mi hai amato  di un amore puro, virginale, sincero, delicato ed immenso… Così grande da lasciarmi perché mi amavi troppo! Troppo per dividerlo con un’altra… Troppo per rassegnarti a non vedermi che per pochi minuti, come ladri a rubare il tempo… E non solo al mio lavoro, ma soprattutto alla mia famiglia! Già perché io ero sposato!

Ma che colpa ne hanno avuto il tuo ed il mio cuore, la tua e la mia mente se all’improvviso si sono accorti di battere e di pensare l’uno per l’altro? …. Non so cosa di me t’abbia fatto innamorare, ma certo so che fu impossibile non volare nell’immenso azzurro dei tuoi occhi, non cedere alla grazia, alla dolcezza, all’innocenza, alla purezza dei tuoi gesti, alla musica della tua voce, alle miriadi di emozioni, di sensazioni, che il tuo sguardo, il tuo corpo mi trasmettevano….

Mi è mancato il coraggio di essere crudele, e sono stato vigliaccamente crudele lo stesso. Avrei voluto non far soffrire nessuno, ma abbiamo sofferto in tre… Tu sei stata coraggiosa! L’egoismo di voler essere felice ti ha dato il coraggio di chiudere il libro della nostra storia, anche se ancora molto ci sarebbe stato da scrivere… troppe le pagine bianche che sono rimaste.

Ma questo tuo coraggio, oltre che darti la possibilità di essere felice ed amata, oltre ad aver distrutto il mio cuore, ha involontariamente fatto nascere una buona azione….  E ti spiegherò il motivo.

Tu sai quali fossero i sentimenti e le motivazioni che mi legavano a mia moglie, te li spiegai, in qualche modo. Se m’innamorai di te, è ovvio, perche l’amore che tanta fiamma, tanto calore, tanta gioia, ci regalò tempo addietro… si attenuò, si trasformò… sin quasi a spegnersi. Un sentimento di affetto e riconoscenza, misto al profondo rimorso per aver viaggiato spesso in senso contrario al suo, nel cammino della nostra vita, era ciò che ci legava insieme alla presenza dei figli, ma, forse, ancor più la catena che mi cingeva era il progredire delle sue maledette malattie!

Maledette perchè è ASSOLUTAMENTE INGIUSTO CHE UN ESSERE UMANO SENZA COLPE, IMMERITATAMENTE, DEBBA SOFFRIRE IN TAL MODO per anni, senza via d’uscita, peggiorando piano piano sino a perdere ogni condizione di logica sopportazione umana…. E tu le hai dato modo di avermi accanto, sino all’ultimo… Non sono certo stato un buono e sincero Sammaritano, spesso ho dovuto violentare me stesso per essere di conforto, di aiuto, per darle assistenza ed affetto. Spesso ho ascoltato crudeli parole da lei, che come coltelli sono affondati nel mio petto, giustamente. Accuse fondate … Mancai ora e nel passato ai miei doveri di marito, mancai nel rispettarla….

Ma io, ti giuro, cercai di darle tutto l’affetto di cui aveva bisogno, quel sentimento misto di amore e compassione, che nei giorni più duri ha trovato anche nei rimorsi che mi mordevano l’anima… una forza diversa, uno spirito d’amore che ha fatto si che d’istinto le donai le attenzioni, le carezze, le parole di cui avrebbe necessitato prima… non quando non ne poteva avere coscienza…

Lei se n’è andata per sempre! Ed il dolore è grande! Perché nella mia mente c’è la sua sofferenza, quella che la malattia le ha dato e quella che io le ho inflitto … La mia mente vacilla, perché in mezzo a tutto questo, assurdamente, incredibilmente, ci sei ancora tu! I ricordi si mischiano gli uni agli altri … Appartengono tutti ad un passato che non c’è più, i suoi, i tuoi.

Per tanto tempo ho desiderato di sentirmi , di essere libero. Libero di scegliere. Il mio cuore aveva scelto. La ragione mi aveva costretto a non scegliere. Ora è tardi. Tardi per pentirsi, tardi per scegliere, tardi per avere ancora speranze.  Il destino ha scelto per me. Nè l’una , né l’altra! Ora il mio cuore è solo. Al cuore resta il dolore per i rimpianti e per l’Amore per te…. Alla mia anima i rimorsi. Il resto è nebbia.

il blog di Cerbiattinaultima modifica: 2008-11-23T02:45:08+01:00da lion291
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Comments

  • La vita ci mette difronte a delle scelte,per dolorose che siano,alle volte ti lacerano il cuore,ma devi andanterne,Lei la fatto,non perche’ non ti amava piu’,ma non poteva vivere una vita all’ombra.Tu hai fatto un gran gesto rimanere vicino a chi aveva bisogno di Te,la malattia te l’ha portata via,ma vedo dal tuo scritto che hai datto tutto l’affetto che potevi.Ora non aver rimorsi,siamo essere umani con le nostre mancanzee debolezze,nel momento del bisogno c’eri,questo l’ha capito anche Lei,nel cuor suo ti ha perdonato,ne sono certa.Iriccordi, quelli rimangono,forti nel cuore di un’amore perso,ma il tempo ti dara risposte.Sta in te la forza di ritrovare cio’ che vuoi,lascia il pensiero che sia tutto invano…Allora vedrai molto piu’ sereno..Ciao Franca

  • Ciao Franca…. grazie per le tue parole! Vorrei poter avere qualcuno accanto a me che fosse come te, con cui parlare, capire, forse aiutarmi a cancellare …. Non è facile questo momento della mia vita e neppure i figli (grandi ormai) possono aiutarmi…ci sono cose di cui non si può parlare con loro (amavano la mamma alla follia e grande è il loro dolore) si può solo fingere perché possano superare questa dura prova.
    Ho letto e riletto quanto mi hai scritto, la logica ed il cuore sono nelle tue parole… ma alle volte la nostra mente non accetta la logica, ma ascolta solo il cuore… sono in balia di un mare in tempesta che è dentro di me. So di saper nuotare ma non si vedono spiaggie, su cui quietare, all’orizzonte. Ciao Franca (mia fedele lettrice) ed ancora grazie!

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